Abbiamo letto nell’articolo riguardante lo strappo muscolare, che una delle terapie fisiche da utilizzare per dimezzare i tempi di recupero è la Tecar terapia.
Da qualche anno a questa parte molti atleti oltre che alla Massoterapia utilizzano la tecar per prevenire o risolvere piccoli disturbi muscolari.
Il termine Tecar è l’acronimo di Trasferimento Energetico Capacitivo Resistivo. Attraverso l’utilizzo di questo speciale macchinario vengono erogate delle onde radio che stimolano i tessuti stessi del corpo alla produzione di energia termica: questo va di pari passo con l’aumento del microcircolo e la vasodilatazione del segmento che si sta trattando. Questo trasferimento di onde sta alla base dell’attivazione precoce dei processi di riparazione dei tessuti; inoltre questo processo è importante nell’abbassare il livello dell’intensità del dolore.
La Tecarterapia o Diatermia è una termoterapia endogena cioè si basa sull’impiego del calore ma a partire dall’interno del tessuto trattato; la strumentazione, a differenza di altre termoterapie, non emette calore lei stessa ma stimola l’aumento del calore interno. Funziona generando un calore all’interno dei tessuti creato da una energia biocompatibile che provoca uno spostamento degli elettroliti (acqua e sali presenti nel nostro corpo). Il movimento velocissimo di queste particelle, 500.000 volte al secondo, crea una temperatura interna che va ad agire su tutti tessuti corporei dalla cute ai muscoli, tendini, articolazioni ed ossa.
Gli elementi della TECAR sono:
- una piastra fissa detta di ritorno, importante per generare la differenza di potenziale, che viene applicata nella parte opposta alla zona da trattare,
- una piastra mobile o manipolo, utilizzato dal fisioterapista per massaggiare la parte lesa;
- la macchina a cui sono collegate le due piastre, che genera la corrente.
La Tecar lavora con due modalità di utilizzo: Capacitiva e Resistiva.
La modalità Capacitiva viene utilizzata per il trattamento di tessuti molli con una maggiore presenza di acqua e una bassa resistenza alla corrente come:
- muscoli
- cute
- tessuto connettivale
- vasi sanguigni
- vasi linfatici
La modalità Resistiva si applica invece su tessuti a minor contenuto di acqua e con un’alta resistenza alla corrente come:
- ossa
- articolazione
- guaina muscolare
- tendini
- legamenti
- cartilagini
- tessuto adiposo
La tecarterapia va a rafforzare gli effetti della terapia manuale (massaggio decontratturante!) ottenendo risultati eccellenti nel trattamento di varie patologie, in vari tessuti e articolazioni.
Ci sono poche controindicazioni all’utilizzo di questa terapia fisica e tra le più importanti possiamo evidenziare:
- portatori di pacemaker;
- donne in gravidanza;
- pazienti con neoplasie in atto;
- portatori di dispenser elettronici di farmaci
È comunque sempre doveroso, per il paziente, rivolgersi al medico specialista prima di sottoporti alla tecarterapia.
Ivan Mangili – Massoterapista MCB
Massaggi Professionali al Tuo Domicilio. A Bergamo e Provincia.
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